ZBE: Zero Bio Emissioni

Descrizione Progetto

Il seguente progetto di ricerca e sviluppo rientrante nell’ambito tecnologico “Materiali Avanzati” di cui al punto 3.4 dell’allegato al decreto MiSE 1 giugno 2016 “Tecnologie connesse ai materiali per un’industria sostenibile, in grado di facilitare la produzione a basse emissioni di carbonio, il risparmio energetico, nonché l’intensificazione dei processi, il riciclaggio, il disinquinamento e l’utilizzo dei materiali ad elevato valore aggiunto provenienti dai residui e dalla ricostruzione.”

Tale progetto è finalizzato alla produzione di quattro nuovi prodotti da immettere sul mercato:

  • “NEWLIFE”: mix di grasso animale e olio vegetale che dovrà allungare la vita utile di qualsiasi materiale biofiltrante, conservando le caratteristiche biologiche e le proprietà depuranti. Questo sarà somministrato nebulizzato sopra i materiali biofiltranti di qualsiasi biofiltro.
  • “BIOFIL”: ottimizzato per il contenimento delle emissioni in atmosfera al di sotto dei parametri di cui alla tabella allegato 5 del D.M. 6/7/2012. Tale materiale presenta caratteristiche tali da essere compatibile con il sistema di abbattimento di cui al prossimo punto. Il materiale biofiltrante è ottimizzato per le specifiche portate di emissioni con le caratteristiche di cui all’allegato x d.lgs. 152/2006
  • “BIOSCRUBBER”: sistema in grado di trattare le emissioni gassose con basti costi di gestione ed elevata efficienza di abbattimento. Esso presenterà caratteristiche innovative grazie alla presenza di un cavitatore ultrasonico e all’utilizzo all’interno del setto, dove il flusso di fumi verrà trattato con acqua in controcorrente, di materiali biofiltranti di matrice biologica che pertanto rappresentano un’evoluzione rispetto agli attuali scrubber nei quali è previsto l’utilizzo di corpi di riempimenti in materiale plastico. Il Bioscrubber sarà attrezzato con sistemi per monitorare e mantenere i processi biologici attivi dei microrganismi, tipici della biofiltrazione e della depurazione atmosferica. Pertanto esso è dotato di tecnologia estremamente innovativa che consente di verificare costantemente dei marker biologici. Fintanto che saranno vitali i microorganismi atti al trattamento dei fumi da depurare ciò vorrà dire che le emissioni saranno compatibili con l’ambiente di riferimento. Inoltre esso possiede sistemi di autoprotezione della carica batterica costituito da un cavitatore ultrasonico, per la sterilizzazione, atto a rendere i reflui di uscita del flusso, il liquido di ricircolo saturato perfettamente compatibile con i fertilizzanti di cui al D.lgs. 75/2010.
  • “IDROTERRA”: a seguito delle prove e delle sperimentazioni sui vettori di ingresso al reattore di cui al precedente punto si ricaverà la ricetta ottimale per la diretta produzione del fertilizzante liquido ricercato soggiacente alle caratteristiche alle caratteristiche del D.lgs. 75/2010. Questo fertilizzante sarà ideale per le colture agricole e per la produzione di biomasse ad alta intensità.

 

In tal modo si eliminerà il problema degli scarichi dei reflui esausti poiché questi sono automaticamente trasformati in un prodotto atto alla vendita dopo le consuete analisi di controllo qualità dei lotti raccolti.

L’utilizzo dei suddetti nuovi prodotti prodotti favorirà una maggiore competitività, il miglioramento e l’efficienza delle tecnologie sostenibili e a basse emissioni di carbonio in processi industriali.

In ultima analisi anche il materiale esausto potrà essere utilizzato come pacciamante per i terreni agricoli senza andare a creare altri rifiuti.

 

Dettagli del progetto

Progetto ZERO BIO-EMISSIONI

Programma DM 1 GIUGNO 2016 “Horizon 2020– PON014/2020”

Graduatoria Horizon 2020 PON

Ambito Ricerca & Innovazione

Zero Bio Emissioni

Progetto ZBE, ideato per la misura ‟HORIZON 2020- PON 2014/2020”- Tecnologie connesse ai materiali per un’industria sostenibile, in grado di facilitare la produzione a basse emissioni di carbonio, il risparmio energetico, nonché l’intensificazione dei processi, il riciclaggio, il disinquinamento e l’utilizzo dei materiali ad elevato valore aggiunto provenienti dai residui e dalla costruzione.